Qualche giorno fa ho scritto un articolo per aiutarti a comprendere meglio i tuoi clienti e il loro processo d'acquisto seguendo la metodologia dell'inbound marketing (puoi leggerlo cliccando qui).
Se parliamo di email marketing, scegliere l’approccio inbound significa considerare le email come un canale di marketing e non come un semplice mezzo. Spesso infatti le newsletter contengono solamente gli ultimi articoli del blog o fungono da vetrina per prodotti o news di settore.
Per scoprire tutte le tecniche e strategie dell'Inbound puoi leggere l'articolo-guida "Come attirare i clienti giusti con l'Inbound Marketing”.
In determinate circostanze, newsletter come quelle che ho appena descritto funzionano e sono strategiche al raggiungimento di un determinato obiettivo, ma dovresti sapere che c'è anche un altro modo di usare le email per relazionarti con i tuoi clienti, attuali e potenziali. Percorrere questa seconda strada ti permetterà nel tempo di alimentare quella relazione di valore che trasforma un visitatore in un cliente fidelizzato, promotore del brand.
Vorresti iniziare a pensare ad un piano editoriale per le email indipendente dagli altri canali ma non sai da dove iniziare? Ecco qualche suggerimento utile per ogni fase del buyer journey:
- Awareness: contenuti interessanti per favorire la scoperta del brand. A chi? A tutti i contatti iscritti alla tua newsletter;
- Consideration: contenuti scaricabili, corsi su iscrizione, offerte speciali. A chi? Solo agli utenti che si sono iscritti alla newsletter senza convertire o che hanno espresso interesse in qualche modo;
- Decision: contenuti che rispondano ai dubbi e alle domande di una specifica Personas. A chi? Soltanto a chi ha abbandonato l’acquisto, ha visitato una pagina specifica, ecc..
Automatizzare per semplificare
Hai deciso quali contenuti preparare per ciascuna Personas in ogni fase del customer journey e ti stai chiedendo: come faccio a sapere a quale contatto inviare una email piuttosto che un'altra? E soprattutto come svolgere queste operazioni senza consumare troppe risorse?
La tecnica del Workflow ti può aiutare: crea un flusso di email automatiche da inviare in base alle azioni che svolge l’utente (sul sito, canali social, precedenti email inviate), utilizzando piattaforme come Hubspot.
Ti faccio un esempio pratico: hai inviato un approfondimento via email, tuttavia in pochi hanno scaricato il contenuto. Dopo 5 giorni imposta un invio automatico della stessa email, scegliendo un oggetto diverso (ad es. Ti sei perso il nostro ultimo approfondimento? Eccolo qui!). Se il numero di download è aumentato puoi procedere nel seguente modo:
- se l’utente ha scaricato l’approfondimento → può proseguire nel workflow e verranno inviate le successive email
- se l’utente non ha scaricato l'approfondimento, dopo 5 giorni programma un’email per risvegliare il suo interesse (Ci dispiace che l’ultimo argomento non sia stato di tuo interesse… abbiamo in programma tante altre novità: webinar, eventi ecc... Rimaniamo in contatto!
Studia continuamente il livello di interesse dei tuoi contatti e preparati a modificare la strategia di conseguenza.
Non dimenticare i contatti conquistati
L’ultimo passo del customer journey è la fase customer delight, necessaria per alimentare la relazione con coloro che sono diventati clienti. Questa parte della strategia, benché molte volte sottovalutata, può contribuire a creare un vantaggio competitivo per l'azienda.
L’obiettivo è continuare a “deliziare” l’utente con contenuti smart, alcuni focalizzati sul prodotto acquistato (anticipare problemi che potrebbero presentarsi, per esempio) per trasformare i clienti in promoter del brand.
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Questo articolo è stato ispirato dalla mia esperienza al Web Marketing Festival 2017.