Katia, Project Manager eclettico

21/06/2019
Autore: Bizen - di lettura

A chi mi chiede chi sono e cosa faccio posso rispondere dicendo che sono il frutto di molte esperienze non sempre logicamente consecutive. 

Laureata in traduzione ed interpretariato Cinese ed Inglese a Cà Foscari, trasferita negli Stati Uniti a 24 anni per lavorare come organizzatrice di eventi, rientrata in Italia a 27 per lavorare tra Milano, Genova e Venezia come Event project manager per eventi legati al mondo automotive e health-care ed infine convertita al web nel 2013.
Sono passati quasi tre anni da quando ho messo piede per la prima volta in Bizen e se arriverete alla fine di questo articolo capirete perché sento di essere nel posto giusto al momento giusto.


Cosa hai imparato lavorando all'estero?

La mia esperienza all’estero è stata un tassello fondamentale sotto molteplici aspetti. L’aspetto umano e le soft skills acquisite credo siano quelli più rilevanti.
Negli Stati Uniti ho potuto lavorare in una multinazionale che si stava aprendo a molteplici mercati e necessitava di una figura che supportasse l’organizzazione di eventi quali convention, lanci prodotto, team building e retreat (viaggi premio).

L’opportunità è stata molto varia in quanto mi ha permesso di lavorare con persone di culture diverse, avere a capo la responsabilità della buona uscita di eventi con budget importanti ed operare sull’intero territorio nazionale statunitense ma anche su location internazionali.

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Essere immersi in un ambiente in cui lingua, cultura, modo di ragionare e di concepire vita e lavoro sono completamente diversi dai nostri, permette non solo di provare con mano la diversità, accoglierla ed accettarla ma anche di estenderla alla propria visione di vita.
Inoltre vedersi affidare delle responsabilità è simbolo di fiducia e riuscire a raggiungere obiettivi mai raggiunti prima è una sfida che spinge a fare l’”extra mile”: parola tanto amata negli States.
Questa parola mi è sempre stata impressa nella mente anche dopo essere rientrata da questa esperienza.

Fare quel “miglio in più” significa non solo fare quello step in più che non ci è stato espressamente richiesto ma anche prendere a cuore il progetto ed averne una visione d’insieme. È una skill utile per ottimizzare l’orientamento al dettaglio e al risultato.
Quel modo silenzioso e discreto per far capire a chi ci ha affidato la responsabilità di un dato task che ha fatto bene a delegare e a darci la fiducia. È un po’ il preambolo della crescita professionale.

“Extra mile” è la parola chiave che ti permette di crescere ogni giorno.


In cosa consiste il tuo lavoro in Bizen?

Un Digital Project Manager è il collegamento tra il cliente ed i membri del team - specialisti che si occupano verticalmente di specifiche funzioni in agenzia.
Il mio lavoro entra in gioco non appena il cliente decide di iniziare un percorso con Bizen.
Ascolto le esigenze dell’azienda e, assieme ai Digital Strategist, comprendo gli obiettivi di sales e marketing definendo step chiari da intraprendere entro tempi ben definiti.
La mia più grande soddisfazione è quella di dare supporto al team nel rendere fluida l’operatività interna dell’agenzia garantendo la qualità dell’output al cliente.

Bizen dal 2016 lavora con il metodo Agile (Scrum) - il metodo più diffuso per l’organizzazione di progetti particolarmente complessi che coinvolgono una molteplicità di figure.
Grazie a questo metodo le interazioni sono rapide, le informazioni possono fluire tra dipartimento e dipartimento.
Ogni singolo membro dell’agenzia può avere chiaro sia il proprio carico di lavoro che avere una visione chiara delle attività in essere di un dato cliente, di un dato servizio e di tutta l’agenzia.
Se i flussi di lavoro sono chiari e le procedure interne condivise, la strategia ideata può trovare un suo compimento con maggiore efficienza.

“Fluidità” è la parola d’ordine per il corretto sviluppo di un progetto, di qualsiasi natura esso sia.


Qual è stata la tua prima sensazione verso Bizen e come si è evoluta ad oggi?

Il primo contatto con Bizen mi ha trasmesso una sensazione “a pelle” molto chiara e definita: umanità.
Ho trovato subito delle persone con le quali sono entrata in sinergia e che mi hanno  raccontato dei valori che erano esattamente ciò che cercavo.
Lavorare con metodo, rispettando il tempo delle persone e con una costante attenzione al benessere nel luogo di lavoro.
Dopo quasi tre anni di lavoro in Bizen posso garantire che la stessa impressione è rimasta invariata.

In questo caso la Keyword che userei è "umanità": trovare un ambiente dove vige il rapporto genuino tra persone anche nel digital è possibile.



Quali sono le tue prospettive per il futuro?

La comunicazione, il project management e il digital sono la base fondante della mia persona.
Oltre alla gestione di progetti non nego una mia remota passione per i numeri e l’organizzazione aziendale.
Sarebbe un mio obiettivo quello di continuare ad ottimizzare sia i flussi di lavoro che la redditività aziendale attraverso attività mirate alla riduzione di costi e al miglioramento dei processi.
Inoltre ho una passione molto forte per la psicologia, le dinamiche tra le persone e la crescita personale. Per questo motivo a volte mi diletto a leggere e scrivere sull’argomento.

Se dovessi riassumere me stessa in due parole potrei dire di essere sia BIZ (Business) che ZEN, quindi mi sento di essere nel posto giusto al momento giusto!


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Categorie: Bizen People

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