Aumentare le vendite e-commerce da mobile con il neuromarketing

13/12/2017
Autore: Valentina Marulli - di lettura

 Già da diversi anni l’approccio al web design è cambiato e una delle priorità durante la progettazione di un’interfaccia web è diventata la visualizzazione da mobile, per incontrare le esigenze di una società frenetica dove lo smartphone è sempre più frequentemente utilizzato come strumento per navigare online, eseguire ricerche e fare acquisti.

Un dato significativo appreso al Web Marketing Festival di quest’anno: a marzo 2017 per la prima volta gli utenti Mobile-Only hanno superato gli utenti Desktop. Questo significa che oltre 9 milioni di italiani (circa 1 su 3) navigano online esclusivamente da cellulare.
Nonostante ciò, le statistiche mostrano anche che gli e-commerce raggiungono su mobile un tasso di conversione generalmente molto più basso rispetto alla propria versione desktop.

Perchè?

  • La lettura su mobile è molto più impegnativa.
  • In molti casi la navigazione è ancora troppo complessa.
  • Bisogna considerare il contesto: la maggior parte degli utenti usa lo smartphone durante lo svolgimento di altre attività.

Tutti questi fattori fanno sì che durante le navigazione mobile venga sollecitata maggiormente la nostra corteccia prefrontale, ovvero la parte del nostro cervello conscia e razionale, rispetto al sistema limbico, la parte istintiva ed emozionale che ci permette di prendere decisioni immediate.
Secondo il neuromarketing - la disciplina che fonde marketing, psicologia e neuroscienze per dare una spiegazione a come il consumatore prende decisioni d'acquisto - è possibile aumentare il tasso di conversione da mobile mettendosi nei panni del proprio cliente ideale e analizzando la navigazione da smartphone dal punto di vista psicologico, partendo proprio da queste premesse.

 

Conosci il tuo target

Un buon metodo per mettersi nei panni del cliente è quello di delineare dei personaggi di marketing (personas), ovvero dei profili che descrivano i diversi target come persone reali, identificandone, oltre ai dati socio demografici, i tratti psicologici (con particolare riferimento a valori morali, gioie e paure).

 

Intervieni su design e funzionalità

Nella progettazione del layout immagina di dialogare con l’utente e ipotizza il percorso di navigazione più intuitivo per permettegli completare l’acquisto e trovare le informazioni che sta cercando.
Dal punto di vista psicologico, l’utente che arriva sull’e-commerce mobile attiva un normale meccanismo di difesa: è importante cercare di risolvere anticipatamente tutto ciò che può diventare fonte di stress, come ad esempio tempo di caricamento troppo lungo, pulsanti poco chiari, ecc…

Il sito lo stesso dovrebbe guidare nel suo customer journey, indicandogli delle priorità d’azione.
Inoltre non va dimenticato che, graficamente, la simmetria, gli allineamenti e gli spazi tendono a far percepire al cervello interessante, più giusto e persino più affidabile ciò che l’occhio vede, quindi il design dovrebbe sempre avere questo tipo di caratteristiche.

 

Gli elementi emozionali

Inserire elementi emozionali può sembrare complesso dal punto di vista pratico perché il concetto stesso di «emozionale» è labile e poco tangibile, quindi da dove partire per individuare in modo abbastanza sicuro gli elementi da utilizzare? Lo schema piramidale che riporto di seguito può darti un’idea più chiara e qualche suggestione: 

aumentare-vendite-ecommerce-mobile-neuro-marketing--elementi-emozionali.png

 

Euforia Marketing

Nel mondo mobile l’utente ha un nuovo tipo di stimolo che consiste nel desiderio di condividere immediatamente qualcosa che gli è piaciuto, gli ha dato soddisfazione o comunque permesso di vivere un’esperienza positiva, spinto da una sorta di euforia.
Come sfruttarlo? Un buon inizio è aggiungere la possibilità di condividere la pagina sui principali social media, soprattutto nel caso di offerte a tempo su prodotto o servizi esclusivi. 

 

Monitora i dati

Una volta pubblicato o modificato il sito, è importantissimo monitorare costantemente i dati e le azioni degli utenti: quali pagine hanno una frequenza di rimbalzo maggiore? Quale percorso compie l’utente prima di effettuare un acquisto? Una determinata quota di visitatori hanno abbandonato la pagina prima del check out: quali difficoltà potrebbero avere riscontrato?

Si tratta di un viaggio in itinere, fatto anche di sperimentazione, che si può rendere molto più preciso (riducendo l’impatto in termini di tempo e costi) considerando anche l’analisi dei dati emotivi e sensoriali, oltre che comportamentali, socio-demografici e di navigazione.

Se desideri approfondire ulteriormente l'argomento e scoprire come la tua attività può trarne vantaggio, contattaci per una consulenza. 

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Fonte: Web Marketing Festival

Categorie: Siti Web ed E–commerce

Valentina Marulli

UX/UI Designer
Allegra e sognatrice, è la creativa e la ballerina del gruppo. Se avete un'idea lei la tradurrà in immagine.

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