L’email marketing è morto. Hai mai sentito questa frase? O forse l’hai pensato anche tu quando le tue newsletter non hanno raggiunto i risultati che ti eri prefissato?
In realtà, l’email marketing è tutt’ora uno strumento di digital marketing molto potente e ricco di potenzialità, ad una condizione: adottare un approccio strategico e data driven.
Contenuti di valore per il tuo target
Il primo passo è definire le esigenze del tuo target ed identificare le tipologie di contenuti che possono essergli di supporto per progredire nel suo customer journey.
Anche se il tuo obiettivo finale è la conversione, e quindi la vendita di un prodotto / servizio, probabilmente non tutti i contatti presenti nel tuo database sono pronti a completare un acquisto. Per questo la tua strategia di email marketing non dovrebbe comprendere soltanto DEM promozionali e newsletter fortemente orientate alla conversione.
Ti stai chiedendo quali altri tipi di contenuti potresti proporre ai tuoi contatti?
Ecco alcuni esempi:
- articoli di approfondimento dal tuo blog
- case history di successo
- testimonianze dirette dei tuoi clienti
- contenuti scaricabili gratuiti ( come ebook, checklist, whitepaper, ecc…)
- guide e consigli pratici (per esempio, potresti spiegare come utilizzare al meglio un determinato prodotto in catalogo)
Puoi scegliere se realizzare la newsletter focalizzandoti solo su un elemento specifico oppure se inserirne più di uno. Qualora optassi per la prima opzione, ricorda di alternare le diverse tipologie di contenuti all'interno della tua strategia. Nel secondo caso, invece, potresti dedicare la prima parte della DEM ad una promozione in corso e poi inserire degli articoli dal blog per coinvolgere anche gli utenti che si trovano ancora nelle prime fasi del funnel di conversione.
Se hai un database particolarmente profilato, potrai anche decidere di suddividere le newsletter sia per target che per fase del percorso d’acquisto, inviando comunicazioni ancora più mirate.
Newsletter lunga o corta?
Un altro frequente punto interrogativo riguarda la lunghezza della newsletter: performa meglio una DEM lunga oppure una corta?
Possono funzionare entrambe, ma se scegli di sviluppare una newsletter lunga ricorda di inserire più di una CTA, in modo che il lettore non sia costretto ad arrivare alla fine per avere la possibilità di effettuare una conversione.
Email data driven
Non esistono soluzioni magiche o strategie che funzionano per ogni settore e tipologia di target, quindi il mio consiglio è di testare e darti il tempo di raccogliere dati e statistiche su cui poi fare delle riflessioni con il tuo team. In base ai dati, potrai aggiustare la tua strategia e migliorare costantemente i contenuti e la struttura delle tue newsletter.
Vuoi approfondire? Allora ti consiglio di leggere anche l’articolo “Come scrivere la newsletter perfetta: checklist” della mia collega Elisa, senior copywriter in Bizen.
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