Perché passare al Server-Side Tagging in Google Tag Manager?

10/07/2023
Autore: Mirko Libralon - di lettura

Dopo le dichiarazioni di Google in merito al graduale ‘’phase out’’ dei cookie di terze parti (in programma per il 2024), il Server-Side Tagging in Google Tag Manager (GTM) è diventato un tema caldissimo nel panorama dell'analisi dati dei siti web.
In questo articolo, quindi, vedremo quali sono le differenze tra GTM server side e GTM classico, come funzionano e quali saranno i benefit (e le limitazioni) dell’utilizzo di questa tecnologia.

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Come funziona il GTM classico o client-side? 

L'attuale configurazione di GTM classica, senza server-side quindi, funziona caricando prima un contenitore GTM su un sito web, che a sua volta andrà ad iniettare i tag GTM configurati nelle varie pagine del sito web di cui sopra.
I diversi tag vengono attivati in risposta a diversi eventi che si verificano sul sito, inviando i dati dal lato client del browser direttamente a diversi fornitori, come Google Analytics, Google Ads e Facebook Ads, ecc.

Sostanzialmente il GTM client-side è un contenitore che racchiude i vari codici dei servizi che vogliamo utilizzare legati ad una serie di attivatori che fanno scattare questi codici all'accadere di determinate azioni. 
Lo ‘’scattare’’ di questi codici ci permette di tracciare le conversioni, le visualizzazioni di pagina, i click e tutte le altre azioni che vogliamo monitorare per valutare i nostri effort di marketing su GA4 o META.

Tutto questo, essendo basato completamente sul browser che comunica con i servizi terzi (quali Google, Facebook, HubSpot, ecc..), fa ovviamente uso di cookie di terze parti.


Come funziona il GTM server-side? 

Il GTM server-side funge da punto intermedio tra i dati inviati dal sito web e lo strumento/servizio a cui i dati vengono inviati. 
Il contenitore lato server diventa un end-point alternativo. I dati vengono inviati dal sito web e ricevuti dal contenitore lato server, che può quindi modificarli prima di inviarli al servizio. 
In questo modo il server funge da ponte tra il sito web e i vari servizi che abbiamo scelto di utilizzare. 

 

Quindi quali sono i vantaggi del server-side tagging? 

Cookie di prima parte

Come accennato in precedenza, ogni contenitore server-side GTM fa da ponte tra il contenitore client-side ed i servizi terzi.
È possibile utilizzare un server ‘’ponte’’ creato da noi oppure utilizzarne uno di terzi. In ogni caso, qualunque sia l'opzione scelta, il server sarà ovviamente sotto un nostro dominio (per esempio, nel caso di Bizen potrebbe essere un dominio di terzo livello come: cookies.bizen.it), trasformando tutti i cookie che passiamo dal browser al server in cookie di prima parte (mentre prima erano cookie di terza parte visto che dal browser andavano direttamente a Google, META, HubSpot, ecc). In questo modo i cookie non saranno afflitti dai cambiamenti annunciati da Google per il 2024.

Si tratta di un vantaggio enorme: se davvero i cookie di terze parti verranno deprecati da Google Chrome (che è il browser più usato dagli utenti mobile e desktop), senza questo tipo di implementazione si andranno a perdere virtualmente tutti i dati relativi al sito web. 

Prestazioni del sito più veloci 

Questo è forse il secondo più grande vantaggio di GTM lato server, poiché tutti gli script e i tag del contenitore Server-Side GTM vivono nel cloud. Ciò significa che è necessario eseguire meno JavaScript nel browser. Questo porterà indubbiamente a prestazioni più veloci del sito e a una migliore esperienza complessiva dell'utente, grazie alla riduzione dei tempi di caricamento.

Controllo completo sui dati inviati ai servizi terzi

Il contenitore GTM lato server ha il controllo completo sui dati di misurazione in entrata e sulle richieste in uscita ai diversi servizi terzi.
Ogni richiesta può quindi essere elaborata in modo diverso, modificata e ripulita dalle informazioni sensibili prima di essere inviata a servizi come Google Analytics.
Inoltre, una singola richiesta in entrata può essere suddivisa in più eventi e quindi inviata a diversi servizi terzi, contribuendo a semplificare l'implementazione complessiva dell'analisi.

Ma ci sono anche dei lati negativi? 

I costi di GTM server-side

Il primo lato negativo è il costo. Sia che andiamo a creare un server ‘’fatto in casa’’, sia che acquistiamo uno spazio cloud da un fornitore terzo, ci saranno dei costi mensili da affrontare (dai 10€ ai 100€ al mese spannometricamente), quando con la classica integrazione del tagging client-side è tutto gratuito. 

Difficoltà tecniche

L'implementazione del GTM server-side non è semplice, richiede di conoscere appieno la piattaforma di Google e di saperla unire ad altri strumenti di terze parti (come il fornitore dello spazio cloud). 

Per questo, in caso tu voglia effettuare questo upgrade, il nostro consiglio è quello di rivolgerti sempre a professionisti del settore e richiedere una consulenza prima di mettere mano a GTM.

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Categorie: Siti Web ed E–commerce

Mirko Libralon

Laureato in Web Marketing & Digital Communication allo IUSVE di Venezia. Da novembre 2018 segue i progetti di ADV e Inbound Marketing di Bizen.

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