WhatsApp è diventato un social network fondamentale, anche in azienda. Scopri i nostri consigli su come utilizzarlo al meglio.
L’utilizzo di app rappresenta metà del tempo speso online dagli utenti, questo trend è però destinato a crescere, soprattutto a seguito dell’utilizzo sempre maggiore degli smartphone.Ecco perché quando l'azienda progetta la sua strategia online è necessario che integri al suo interno anche queste piattaforme per facilitare l’interazione con i propri clienti.
Per quel che riguarda il panorama italiano, in cima alla classifica delle applicazioni più usate troviamo Facebook e WhatsApp. L’utilizzo dei sistemi di messaggistica istantanea coinvolti nell’attività di marketing aziendale sta diventando sempre più frequente e coinvolge un numero crescente di aziende di ogni dimensione.
A Febbraio di quest’anno la più famosa applicazione di messaggistica istantanea ha raggiunto 1 miliardo di utenti in tutto il mondo: è sufficiente questa cifra per intuire il potenziale di WhatsApp, che rappresenta oggi il presente ed il futuro della messaggistica e del social media marketing. Il laboratorio BuzzFeed ha cominciato a studiare il pulsante Share to WhatsApp accanto agli storici Facebook, Twitter, Pinterest e LinkedIn.
Lo strumento può essere utile per la gestione dei seguenti aspetti:
Questa è una particolare funzione di WhatsApp che permette di creare dei group list, ovvero dei gruppi in cui inserire i contatti della propria rubrica. A differenza dei normali gruppi che le persone creano con i propri conoscenti, i gruppi lista vengono visualizzati solo dall’amministratore. Il Broadcasting permette di inviare messaggi non all’interno del gruppo, ma in maniera del tutto personale, visibili solo da una persona o da un certo gruppo di persone. Questo permette all’azienda di tenere traccia delle interazioni avute con l’utente, delle sue risposte, in caso ci siano state, e creare così uno storico dettagliato per singolo cliente. Di conseguenza, le successive interazioni non saranno viste come invasive da parte dell’utente, ma interessanti, perché l’azienda sarà in grado di capire ciò che egli sta cercando. La broadcast marketing strategy è un metodo per fare pubblicità poco invasivo, perché l’utente ha la possibilità di stroncare questo rapporto con l’azienda semplicemente eliminando il contatto dell’amministratore dalla rubrica.
Alcuni esempi sull’utilizzo di WhatsApp in azienda
È stato un successo l’invito del pubblico argentino ad un party riservato organizzato da Absolut Vodka per celebrare la produzione di 4 milioni di bottiglie in edizione limitata.
Il party era accessibile solo su invito a clienti selezionati, ad esclusione di due biglietti messi in palio a chi, tramite WhatsApp, avrebbe convinto il cattivissimo buttafuori virtuale Sven (ovvero, il community manager dell’agenzia) a farlo entrare. Risultato? 600 contatti, 3 giorni ininterrotti di chat con gli utenti, più di 1000 contenuti prodotti dagli stessi tra immagini, audio e video simpatici e creativi.
Buoni risultati anche per Sony, che ha diffuso nei social l’invito ad aggiungere l’azienda su WhatsApp e partecipare a un contest in cui l’obiettivo era quello di indovinare il titolo del film sulla base delle citazioni pubblicate. L’intera operazione ha portato alla nascita di 3 gruppi su WhatsApp ognuno composto da una trentina di utenti che hanno dato vita ad oltre 1000 interazioni.
WhatsApp è uno strumento che può essere utilizzato però anche nel settore del B2B, come dimostra il caso di Nordest Automazioni, azienda rivenditrice di porte automatiche e cliente Bizen che utilizza e promuove nel suo sito web il sistema di messaggistica istantanea WhatsApp per dare supporto agli installatori al lavoro.
WhatsApp: flessibile, gratuito, di tendenza: confrontiamoci su come utilizzarlo al meglio, anche per la tua azienda!