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Gli assistenti vocali che stanno cambiando la SEO

Scritto da Ilaria Aguiari | 2-mag-2018 12.01.00

Ti sei mai chiesto che relazione ci sia tra i software di assistenza vocale, come Siri e Google Assistant, e la SEO? Moltissime persone utilizzano questi sistemi sempre più frequentemente per svolgere operazioni di routine e soprattutto per recuperare informazioni: in poche parole si tratta di un modo tutto nuovo per effettuare ricerche online.

Da qui l’esigenza di ottimizzare siti e contenuti anche per gli assistenti vocali, oltre che per i motori di ricerca tradizionali, per fornire agli utenti risposte sempre più pertinenti in qualunque momento.

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Qualche dato: la ricerca vocale è tra i principali trend del 2018 e si stima che entro il 2020 il 30% delle esperienze di navigazione web avverrà attraverso di essa.

 

Risultati adattati alle aspettative degli utenti

Gli assistenti vocali consentono di ottenere le informazioni di cui si ha bisogno più velocemente e senza neppure usare le mani, anche mentre si è in movimento o impegnati in altre attività, offrendo un livello di comodità irresistibile. Infatti, secondo una ricerca condotta da Creative Strategies, il 51% degli utenti fa uso di queste applicazioni proprio durante i viaggi in auto.

Se prima le informazioni venivano ricercate in modo piuttosto meccanico e senza senso logico, oggi ci si rivolge agli assistenti vocali come se fossero persone con le quali interloquire, imitando la comunicazione naturale. Inoltre i risultati sono adattati alle reali esigenze degli utenti, sfruttando i dati di localizzazione degli smartphone per restituire risposte specifiche e geolocalizzate.

Ma la caratteristica che più ci interessa è il numero ristretto di risultati restituito da questo tipo di ricerca, che in molti casi si riduce a un paio di scelte, con la possibilità di visualizzare ulteriori voci soltanto cliccando un pulsante. Anche se non ci sono ancora dati a sufficienza in merito, è probabile che nella maggior parte dei casi gli utenti si orienteranno proprio sui risultati selezionati dall’assistente vocale, specialmente se consideriamo che gli algoritmi di Google si stanno perfezionando continuamente per fornire la risposta migliore alla query di ricerca.


Ma gli assistenti vocali da dove ricavano le informazioni?

Dipende. I software di assistenza vocale utilizzano diverse risorse per reperire le informazioni, anche sulla base del tipo di domanda posta dall’utente. Si tratta di un terreno ancora in parte sconosciuto perché questi cambiamenti stanno avvenendo in tempo reale, tant'è che non esiste ancora un nome ufficiale per per la branca della SEO che se ne occupa, anche se in rete stanno già spuntando acronimi come PASO (personal assistant search optimization) e VSO (vocal search optimization).

Siamo davvero lontani dai tempi in cui ai webmaster bastava infarcire i siti web di parole chiave per aumentare il traffico alle proprie pagine: oggi le attività di ottimizzazione richiedono figure specializzate costantemente aggiornate, che riescano a destreggiarsi rapidamente tra questi meccanismi, per cogliere il vantaggio competitivo offerto da questa novità prima dei competitor.

Sicuramente se vuoi essere trovato attraverso la ricerca vocale è importante che il tuo sito web sia ottimizzato per i dispositivi mobile e che tu abbia attivato strumenti come Google MyBusiness per le ricerche locali, ricordando che sono in aumento le ricerche che iniziano con “cosa, come, chi, quando, quanto” e che sfruttano le parole a chiave a coda lunga.


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Articolo liberamente ispirato da Search Engine Land.