Con l’emergenza sanitaria di questi mesi, stiamo assistendo ad un cambio del modo di lavorare che impatta molto l’azienda ed il suo business model.
Web meetings, webinar e video call sono diventate in poco tempo consuetudine ed hanno preso il posto di quelle che fino a ieri erano attività lavorative quotidiane come trasferimenti, riunioni fuori città, fiere.
Le aziende sono state indotte al cambiamento forzato, sia nella relazione con i propri clienti che con i propri dipendenti e fornitori.
In questo contesto, è diventato necessario ripensare (ancora più di prima) l'azienda in digitale.
Il sito web rappresenta l’asset digitale più importante per l’azienda ed ora, nell’epoca del social distancing, è la rappresentazione digitale dell’azienda stessa.
In maniera semplificata, il sito è un contenitore nel quale vengono inseriti dei contenuti. Ma il contenitore da solo non basta: il cuore della strategia è proprio il contenuto, la rappresentazione che l'azienda crea di se stessa.
In quanto contenitore, il sito è la valigia da preparare prima di un viaggio di lavoro.
Inserire contenuti fatti male, scarsi e di brutta di qualità è un po’ come mettere in valigia i vestiti sbagliati: non ci saranno utili, o, peggio, ci faranno percepire inadeguati.
Di quali contenuti hanno bisogno, invece, le nostre target personas?
Sapere di cosa hanno bisogno i clienti darà maggior vantaggio competitivo sul mercato.
La regola fondamentale è anticipare le risposte alle potenziali domande.
I contenuti verranno inseriti all’interno del CMS (Content Management System), ossia il sistema di gestione dei contenuti del sito web. Esistono CMS OpenSource come Wordpress o MoDx, le nostre scelte più ricorrenti, o CMS con software proprietario.
Il sito web verrà ospitato presso un server performante ed efficiente per evitare sovraccarichi, lentezze e malfunzionamenti.
Infatti, la velocità di risposta del server e del caricamento delle pagine è divenuto un fattore di ranking importante per Google.
Abbiamo approfondito gli aspetti legati alla velocità nei siti in questo articolo: Come misurare le performance e la velocità del tuo sito: PageSpeed Insights e GT Metrix.
Il metodo che seguiamo in agenzia per la creazione dei siti web dei nostri clienti passa necessariamente attraverso alcune fasi principali.
Ogni progetto inizia da un confronto con le persone chiave all'interno dell'azienda cliente. Grazie a questa fase di condivisione e di assessment, ci impegniamo a conoscere l'azienda e ad entrare nei meccanismi del suo business e dei suoi processi.
Chiediamo la presenza dei rappresentanti dell’Ufficio Marketing, dell’Ufficio Vendite, del Customer Service e di chi si rapporta con il cliente. Possono completare la squadra la proprietà, i reparti più tecnici oppure i consulenti esterni.
Questa fase permette di avere una fotografia dell’azienda, dei suoi bisogni e desideri. Permette, inoltre, di condividere gli obiettivi di business tra i vari dipartimenti e allineare i diversi reparti e le diverse voci coinvolte sui risultati già raggiunti e su quelli da raggiungere in un programma condiviso (tempi, persone, risorse, tecnologie).
Vengono dunque sviluppate sia la visione strategica che quella tattico-operativa del progetto; viene creata l'alberatura, vengono decise le funzionalità e si arriva ad una prima bozza dell'architettura delle informazioni e ad un mood grafico.
La fase di Sviluppo del sito web si riassume in tre momenti:
In questa fase il sito è quasi terminato ed entra in fase di verifica e di test. Insieme al cliente, si controlla la corrispondenza e coerenza di grafica, testi e funzionalità rispetto alla fase di analisi, per verificare che tutto funzioni e correggere sbavature e refusi.
La User Experience deve essere ottimale in quanto la sua bontà condiziona il posizionamento del nostro sito web e influenza la bontà della strategia.
Prima della messa online vengono effettuate una serie di attività necessarie a migliorare l’indicizzazione naturale sui motori di ricerca.
I nostri siti sono progettati per essere SEF (Search Engine Friendly), ovvero nel rispetto delle regole standard consigliate da Google ma sono comunque necessarie attività di ottimizzazione di base delle pagine principali e i redirect dal vecchio al nuovo sito per non perdere il posizionamento storico già raggiunto.
Si passa quindi alla pubblicazione del sito web sui motori di ricerca. A seguire, si effettuano dei controlli per l’ottimizzazione delle prestazioni e della velocità attraverso PageSpeed Insights di Google.
Gli obiettivi definiti all'inizio del progetto possono essere raggiunti solo se il sito viene monitorato, migliorato e arricchito nel tempo.
Inoltre, è importante pianificare azioni coordinate e coese su tutti i possibili luoghi digitali di contatto, da Facebook a LinkedIn, da YouTube a Google My Business.
Ecco delle linee guida per gestire bene il sito dopo la messa online:
Ed ecco quello che noi consigliamo per far rendere al meglio il proprio sito anche durante il periodo di distanziamento e remote working:
Tutte queste attività possono portare all’azienda dei contatti di possibili clienti interessati, diminuendo lo sforzo di gestione da parte dell’azienda e lasciando più risorse interne per eseguire attività di valore per tutto l’ecosistema azienda.
Le tipologie di contenuti qui proposte permettono di capire quanto il sito web diventi sempre più un hotspot nel quale tutti gli interessati possono attingere informazioni utili in base alle proprie necessità.
Se ieri il sito web era un tempo principalmente costruito per soddisfare le esigenze dei potenziali clienti con informazioni di base sull'azienda, oggi è sempre più il punto di partenza di ogni relazione con l’esterno e gestisce spesso anche una parte delle informazioni e delle relazioni interne.
Vuoi approfondire l’argomento? Guarda il video del webinar e scarica le slide: troverai tanti esempi pratici per migliorare il sito web e la strategia digital.