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Tra Magento 1 e Magento 2: news dal Meet Magento Italy 2018

Scritto da Bizen | 31-mag-2018 11.19.05

Quest’anno il Meet Magento ha scelto una cornice nuova, diversa rispetto agli anni precedenti, e sicuramente comoda per noi di Bizen :)
Da Venezia, ecco il riassunto di due giorni di intensi speech concentrati attorno al mondo della vendita online. 

Macro contesto digital: cosa succede all’economia e alla politica in Italia e come si inserisce l’online

Un brillante Alan Friedman ha aperto l’evento con una sua ampia riflessione su politica ed economia in Italia. Ci ha raccontato il suo punto di vista, contestualizzando il digitale: è un’onda che ci sta già travolgendo e ponendo noi, i presenti in sala, come delle persone davvero fortunate, noi che stiamo già surfando.

Tra aneddoti e riferimenti anche a contesti e politiche extra europee, un dato ha particolarmente colpito l’attenzione dell’audience: l’Italia è il secondo paese manifatturiero in Europa (dopo la Germania). Siamo un popolo laborioso, fatto di imprenditori con fiuto e iniziativa. Le opportunità dell’online possono portarci davvero lontano.

Magento e Adobe: un amore ancora segreto

Fuori programma un breve intervento di Ben Marks, direttamente da Magento United States. A grande richiesta i suoi commenti sulla recentissima acquisizione di Magento da parte di Adobe. Purtroppo non ci ha regalato molto. Solo grande entusiasmo, la certezza di una vision lungimirante e condivisa e la promessa che a breve arriveranno tante e tante notizie! Stay tuned.

Aggiornamento del 19/06/2018: ecco la comunicazione ufficiale! 


Metodi di pagamento negli e-commerce: il fattore trust

Entriamo nel vivo degli speech, inizia la Business Track e si parte direttamente dal carrello :)

Il conversion rate del nostro ecommerce è influenzato da molteplici fattori: sia interni che esterni. Tra quelli interni, uno che sicuramente non va sottovalutato, è l’alternativa dei metodi di pagamento che offriamo ai nostri utenti.

La conoscenza approfondita del nostro utente limiterà il margine di errore.

Se abbiamo costruito il profilo della nostra buyer personas dovremmo certamente avere individuato quale metodo di pagamento può far sentire il nostro potenziale cliente nella zona di confort, al momento dell’acquisto. Quindi se ci rivolgiamo ad un pubblico giovane e smart, potremmo pensare di non rinunciare a Paypal, davvero decisivo in questi frangenti. 

 

Oppure se il nostro pubblico è meno giovane, invece, potremmo pensare al caro e vecchio contrassegno, revival delle televendite degli anni 90 ma pur sempre un metodo di tutto rispetto.

Ah, anche se vendiamo anche in Svizzera dovremmo assolutamente includere il contrassegno tra i metodi di pagamento, tra gli elvetici pare essere il più utilizzato!

GDPR: la keyword più ricercata del momento

Alan Rhode, co-fondatore di Taxmen, azienda specializzata in servizi legali per ecommerce, ci ha accompagnato in un percorso di comprensione di alcuni tra i tanti punti fondamentali della nuova normativa per la privacy Europea.

Alcuni spunti veloci e interessanti: 

  • Interesse legittimo: è l’area che ci consente di continuare a comunicare con chi è nostro cliente. In questo frangente non siamo tenuti a richiedere un esplicito consenso.
  • Diritto all’oblio: chiunque abbia acconsentito a ricevere da noi comunicazioni ha, in qualunque momento, il diritto di chiedere la cancellazione dei dati.
    Per finalità contabili, fiscali o, in casi estremi, legali (se ci fosse un processo in corso) possiamo rifiutarci di cancellare i dati delle sue transazioni.
  • Tempistiche di possesso del dato: la normativa prevede che il dato rimanga nei database per un periodo che può variare dai 12 ai 24 mesi. A questo punto specifico molte aziende, soprattutto nel settore luxury fashion si sono opposte con successo: quanto conta la stagionalità del mio prodotto, nell’utilizzo dei dati per finalità commerciali? Se vendo un prodotto di lusso posso supporre che due anni siano troppo pochi per il riacquisto, quindi è lecito pensare che il periodo debba essere ampliato. E così è stato per un’azienda che ha ottenuto un prolungamento a 7 anni. 

Con questo ultimo punto mi aggancio alla riflessione più importante: la normativa sulla privacy è una misura fondamentale per la tutela dei dati (e tutti dovremmo esserne felici) ma non deve diventare nemica del vostro business :)

Quindi coraggio, ce la faremo! 

 


Magento 1… Magento 2… qual è la piattaforma giusta per il mio business?

Direttamente da Magento Professional Services EMEA, Ray Bogman ci ha esposto con chiarezza quali domande dovremmo farci nel passaggio da Magento 1 a Magento 2.

Le premesse e i quesiti sono scottanti: passare a Magento 2 è inevitabile? Magento 1 sarà ancora supportato? Per quanto tempo?

Un’ottima notizia: Magento non abbandona i suoi clienti. La versione 1 è supportata e lo sarà ancora per lungo tempo, inoltre l’azienda ha l’obbligo di inviare una notifica 18 mesi prima dal termine di tale supporto. In ogni caso la versione 1 non verrà dismessa, ma ovviamente non subirà ulteriori aggiornamenti.
Tra le domande che Ray ci ha riassunto in una slide (l’ho fotografata e ve la riporto qui sotto) c’è un interessante mix di tecnico e marketing, di strumento e di strategia.

 

 

 

Live chat e ecommerce: una relazione destinata al successo

Un interessante intervento sull’impatto delle live chat negli ecommerce ci fa riflettere su come possano essere sfruttati differenti touchpoint all’interno del percorso di acquisto, dopo averlo analizzato con attenzione. 

 

 

Alessandro La Ciura, relatore esperto di live chat dal lontano 1996, ci descrive gli indicatori di eccellenza della customer experience riassumendoli in questi 6 punti:

  • Personalizzazione
  • Integrità
  • Aspettative
  • Risoluzione
  • Tempo ed impegno
  • Empatia

La chat è indubbiamente uno strumento che ci consente, con la dovuta pianificazione in termini di strategia, di comunicare tutti i punti elencati e garantirci, dunque, un vantaggio realmente competitivo. 

Questo è un piccolo riassunto dei due giorni di Meet Magento!

Per non perderci niente, siamo andati in team, quindi vi lascio qualche riferimento più specifico a cui chiedere maggiori informazioni:

  1. Mauro per la Business Track
  2. Massimiliano per la Tech Track
  3. Valentina per l'International Track.