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Esportare arredamento: i Paesi dove cresce la domanda di arredamento Made in Italy

Scritto da Mauro Vedovato | 29-nov-2016 10.27.25

Il Made in Itay è il simbolo della bellezza che esportiamo nel mondo. Quali sono i dati relativi all'export dell'arredamento tricolore?

L’arredo Made in Italy guida il trend di crescita del proprio settore di riferimento e i dati registrati nell’ultimo biennio per quanto riguarda l’export riflettono l’importanza della crescente richiesta del prodotto di design realizzato nel Belpaese.

L’estero è alla costante ricerca del contatto con l’Italia, sia per le proposte commerciali che come partner per l’export, come riportano i dati dai Saloni del Mobile. L’evento annuale di Milano Rho si conferma punto di incontro tra domanda ed offerta di prodotti di design Made in Italy: su un totale di 2407 operatori, il 30% proviene dall’estero.



Quali sono i più recenti dati collegati all’export dell’arredamento Made in Italy?

Il trend attuale dimostra una crescente richiesta del design e arredamento di gusto e produzione tricolore. Esportare arredamento non è tuttavia solo questione di finanza e trading, ma anche di stile e ricerca del dettaglio nella lavorazione. Tra i mercati di riferimento a livello generale per l’esportazione dell’arredamento italiano, La Francia rimane il primo approdo per l’Arredo Made in Italy, mentre l’export verso gli Stati Uniti supera quello verso la Germania.

Il Centro Studi di FederlegnoArredo (Fla), fa il punto con i dati di settore, pubblicando i numeri relativi al mondo dell’arredamento nel periodo gennaio-giugno 2016, sia del territorio italiano che per quanto riguarda l’export europeo e delle aree extra-UE.

Nel primo semestre del 2019 l’esportazione dell’arredamento Made in Italy tocca quota 4,66 miliardi di euro, +0,6%.
Entriamo nel dettaglio dei dati: al primo posto per l’export dell’arredo Made in Italy troviamo la Francia, dove il valore degli acquisti dalle aziende italiane raggiunge 773,69 milioni (+2% rispetto all’anno precedente). Al secondo posto compaiono gli Stati Uniti, con la sua positiva crescita dell’3,6%. A seguire la Germania (+0,3,8%).

I mercati extra-UE si rivelano dei giganti in continua espansione. Guidano nei differenti settori, mobili da cucina, arredo domestico in generale e complementi d’arredo, in ordine:

  • Emirati Arabi (+23,4%)
  • Cina (+13%)

Non c’è solo l’ovest, quindi, tra le mete preferite dell’export italiano: lo sguardo delle aziende sta volgendo anche ad est. I mercati floridi per il contract italiano sono le terre d’oriente, complice anche un intenso flusso di rapporti commerciali ed il crescente sviluppo tecnologico in cui sono coinvolte.

Roberto Snaidero, presidente di Federlegno, conferma i dati del centro studi, ovvero le aziende che hanno retto alla crisi sono quelle che hanno investito e ancora continuano ad investire nell’innovazione. Non parliamo solo di grandi industrie con introiti importanti, Snaidero stesso sottolinea come più del 70% delle imprese al Salone del Mobile non superi i 5 milioni di fatturato.

 

L'innovazione passa per il Digital

Che cos’è innovazione, dunque? Da una gestione efficiente delle risorse, ad una comunicazione mirata, che coinvolga anche gli strumenti digital.

Parlare all’interlocutore giusto, sapendosi rivolgere con un linguaggio appropriato e con i mezzi più adatti al canale di riferimento per giocare un ruolo chiave verso il percorso di internazionalizzazione, l’adattamento a nuovi stili e la diffusione di nuovi trend.

Far conoscere lo stile e l’unicità del Made in Italy, anche quello creato dalla piccola media impresa e non solo dai grandi player di settore.